L’ORECCHIETTA POLITICAMENTE SCORRETTA. Proprio come me. Che politically correct non sono mai stata.
Non per indole. Non per voglia. Tantomeno per costrizione.
Sapete, in qualche modo, mi ha sempre messo a disagio questa coppia di parole. POLITICALLY CORRECT.
Sarà perché, nel mio caso, è qualcosa che ho sempre vissuto come un limite a come mi esprimevo. Che fosse verbale o fisico.
E pensare che il termine “Politicamente Corretto” è nato con una connotazione completamente diversa da quella che è diventata di uso comune oggi.
E’ nato per incoraggiarci ad avere un comportamento rispettoso verso l’identità sociale, religiosa, politica e sessuale di tutti i soggetti con cui interagiamo. Invece, purtroppo, a mio parere, si è trasformato nella limitazione della libertà di giudizio e di espressione del singolo. Nell’ossessione, verso le opinioni fuori dal coro rispetto a quelle che sembrano essere state comunemente stabilite come corrette, da una società che sempre meno tollera la diversità di pensiero o di linguaggio. Nel divieto all’utilizzo di espressioni e pensieri differenti per timore di offendere la morale sociale. Pena l’esilio. L’etichetta.
Il soggetto politicamente corretto 2.0 non si espone mai. Non alza la voce e se lo fa ha calcolato molto bene quanto alzarla e con chi. Non ha un’opinione definita. Fa la riverenza al superiore e lo sgambetto al collega. E pensa sempre quello che è più conveniente per non ledere la morale comune.
Io ho un indole decisamente diretta e poco calcolata, ma nel bene e nel male quantomeno sincera.
Ma devo confessare che raramente essere brutalmente diretta e spassionatamente sincera ha dato i suoi frutti a breve termine.
Così, un passo alla volta, ho capito che ci vuole tanta pazienza. Che per me è diventato più giusto essere selettiva nelle battaglie da combattere.
Qualche volta l’avete pace è meglio che avere ragione.
Per fortuna, in cucina, nella mia cucina, posso creare piatti senza etichette, anche un po’ “Politicamente scorretti”, come queste ORECCHIETTE ALLE CIME DI RAPA DI MAMMA ANTO che non seguono la ricetta originale.
C’è un ingrediente in più che da una sferzata di sapore. Venite a vedere…
La canzone che vi consiglio di ascoltare mentre cucinate questo piatto è Quelli che ben pensano di Frankie hi-nrg mc
ORECCHIETTE ALLE CIME DI RAPA POLITICAMENTE SCORRETTE
Ingredienti
- 500 gr di orecchiette
- 600 gr di cime di rapa (peso a crudo e già pulite, quindi calcolate di prenderne almeno il doppio)
- 50 gr di acciughe
- 5-6 cucchiai di olive verdi denocciolate
- 2 spicchi d'aglio
- peperoncino
- olio evo
Preparazione
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Mettete a bollire una pentola di acqua leggermente salata.
Quando bolle tuffate le cime di rapa e fatele cuocere per ¾ minuti. Scolate e tenete da parte. Nella stessa acqua buttate le orecchiette.
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In un tegame alto e ben caldo fate sciogliere le acciughe con una generosa dose di olio evo. Aggiungete l’aglio tritato, il peperoncino e le cime di rapa bollite.
Fate saltare a fuoco medio.
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A parte tritate finemente le olive e aggiungetele al composto. Fate cuocere dolcemente il sugo fino alla completa cottura delle orecchiette.
A questo punto scolatele e trasferitele nel tegame con le cime di rapa, fate saltare per un minuto e servite con un filo di olio evo a crudo ed una spolverata di parmigiano se vi piace.