Eccovi. Eccoci. Eccomi.
Diciassette anni. Seduta al tavolo di quel ristorante dove sono capitata per puro caso. Non so chi ci fosse stato per primo, ma chiunque fosse deve averlo sponsorizzato talmente bene che alla fine ci ha convinti tutti. E ci ha portati al Cinese. Uno dei primi ristoranti cinesi della zona. Uno dei primi ristoranti non italiani della zona.
So che oggi, di ristoranti cinesi, giapponesi, poke e chi più ne ha più ne metta è piena l’aria, ma in quegli anni era quasi una trasgressione. Quando ho detto ai miei genitori che sarei andata a cena al cinese è possibile che mi abbiano raccomandato di “STARE ATTENTA”.
Io, come per ogni novità culinaria ero gasatissima. L’idea di mangiare qualcosa che non fosse italiano mi mandava fuori di testa.
Arriva il menù, lo apro curiosa e non ci capisco una beata mazza. Non so ancora, dove sto andando a finire. Per capire se mi sto cacciando in qualche pastrocchio gastronomico, con tutta probabilità, dovrò aspettare che la mia ordinazione arrivi al tavolo.
Ok niente panico, basta aguzzare l’udito e lo sguardo. Sbircio i tavoli vicini. Cerco di trovare qualche ingrediente conosciuto in mezzo ad una lista di ingredienti che mi dicono poco e niente. Dannazione, ma cosa mi è venuto in mente? Adesso sarei potuta essere davanti ad uno spaghetto alle vongole e invece sto qua.
Ed all’improvviso eureka. Eccolo. Il riso fritto saltato. La verità è che questo è stato il primo di tanti sapori nuovi, ma mi è servito per sentirmi a mio agio e fare il primo passo verso un mondo che oggi adoro.
E’ il piatto sicuro, in mezzo a tanti piatti sconosciuti. Piace sempre a tutti. Sarà per il mix di verdurine croccanti e per la crosticina che si forma cuocendo il riso nella wok.
La wok, ed il fuoco alto, sono il segreto di tutto il sapore, di questo piatto gustosissimo. Io ho una wok un po’ più “pettinata” perché ho l’induzione a casa. Ma quelle vere, sono in ghisa e stanno direttamente a contatto con il fuoco perché devono essere costantemente roventi.
E’ un piatto super versatile e velocissimo. Io come spesso accade, vi do un idea, ma è il piatto ideale da utilizzare come svuota-frigo e può essere personalizzato secondo il gusto o le intolleranze dei nostri commensali.
La mia nonna avrebbe detto: “Ciapel del co, ulte di pe, l’è semper bu” (prendilo dalla testa o ribaltalo e prendilo dai piedi, è sempre buono)
La canzone che vi consiglio di ascoltare mentre cucinate questo piatto è That’s what I like di Bruno Mars
FRIED RICE LOST IN TRANSLATION (ricetta senza glutine e senza lattosio)
Ingredienti
- 300 gr di riso jasmine
- 150 gr di salmone in scatola se lo trovate affumicato anche meglio
- 125 gr di piselli surgelati
- 1 cipolla rossa
- 1 carota
- 1 pezzo di zenzero fresco
- 2 cucchiai di olio di semi di sesamo
- 2 cucchiai di olio di semi vari o di riso
- salsa di soia
- 1 cucchiaio di semi di sesamo
Preparazione
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Mettete a bollire una pentola con acqua leggermente salata.
Nel frattempo riducete a cubetti il sedano, la carota e la cipolla e fateli saltare in padella per 5 minuti con un cucchiaio di olio di sesamo, uno di olio di semi e lo zenzero tritato molto finemente.
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Quando l’acqua bolle buttate il riso e fate cuocere per 10 minuti.
Mentre il riso cuoce, aggiungete i piselli ancora surgelati alle verdure, regolate di sale e pepe e saltate un paio di minuti a fuoco vivo. Scolate molto bene il riso, aggiungetelo al condimento direttamente in padella.
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A questo punto unite al composto anche il salmone affumicato e condite con la salsa di soia.
Saltate a fuoco vivo per 2 minuti.
Impiattate, spolverate con i semi di sesamo e servite caldo.